sabato 16 gennaio 2010

Crac Donati: dopo il danno la beffa.

Si è tenuta martedì sera alla saletta comunale la riunione del comitato degli ex-clienti del consulente Riccardo Donati. Sono arrivate alcune novità ma restano poche le speranze di riuscire a recuperare qualcosa da parte dei danneggiati nel crac dello studio.
Il curatore fallimentare, nel corso dell’assemblea, ha annunciato che per partecipare all’attivo dello studio commerciale Donati - che lo scorso dicembre ha dichiarato fallimento - dovranno essere presentate entro i primi di aprile tutte le ricevute comprovanti il versamento delle somme che dovevano essere destinate al pagamento delle imposte e che sono state invece “distratte”.
C’è però anche una novità che per i danneggiati ha l’inconfondibile sentore della beffa: essi dovranno sborsare a Donati le notule per i servizi prestati, che non gli erano state versate; cioè il compenso per la sua attività di consulenza. «Dobbiamo anche pagarlo per il modo in cui ha svolto il suo lavoro?» è stata la reazione di diversi degli ex clienti presenti.
Dal punto di vista penale Donati risulta indagato per truffa e appropriazione indebita, anche se risulta avere diritto alla sue spettanze come commercialista. Probabilmente ci sarà una compensazione con quanto Donati risulta a debito con i clienti.
Già, ma a quanto ammonta questo debito? Donati, è stato ricordato durante l’incontro, aveva affermato che le cifre pubblicate erano gonfiate ed anche l’elenco dei colpiti troppo lungo. Ma cifre esatte e ufficiali finora non sono mai emerse. Ad oggi, anche secondo calcoli approssimativi, il debito supererebbe i 10 milioni di euro. Lo stesso vale per l’elenco delle vittime, che sono approssimativamente 320 solo a Venturina.
Altra novità della riunione è proprio il numero dei danneggiati, che risultano in crescita. All’inizio non tutti avevano voluto uscire allo scoperto, ma adesso le remore sono venute meno. Si è venuto a sapere quindi che anche diverse altre aziende, finora rimaste in attesa, si servivano di Donati.
Più cresce il numero dei pretendenti, più si stirano le somme che ciascuno può augurarsi di recuperare, anche perchè ben pochi beni risultano intestati al consulente fiscale.
Sul punto, comunque, il curatore fallimentare non ha rivelato alcunché.
E adesso? Secondo i rappresentanti del comitato delle vittime del crac, non sono molte le speranze di recuperare i soldi versati per pagare le imposte e mai arrivati nelle casse dell’erario. Mentre da un lato, per coloro che hanno chiesto un finanziamento, anche con l’intermediazione del sindaco di Campiglia, sarà difficile ottenerlo senza le dovute garanzie. Dall’altro, c’è chi contesta il basso profilo finora mantenuto dal comitato e propone di chiamare in causa la televisione per poter ottenere qualche agevolazione consistente, perché l’ammontare del danno subito dagli ex-clienti, e di riflesso dall’economia locale, sarebbe tale da dover interessare anche le istituzioni nazionali.
Intanto il curatore fallimentare e i legali nominati dal comitato delle vittime del crac continueranno il loro lavoro per fare quanta più chiarezza possibile su questa vicenda.
Autore: Francesco Rossi
Fonte: Il Tirreno del 1.01.2010

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