venerdì 4 dicembre 2009
La cancellazione del Difensore Civico con la Finanziaria 2009
12:21 |
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E colpo di scena fu. Indetta per ieri mattina alle 12 presso la sala consiliare, nel palazzo comunale, una conferenza stampa per presentare i candidati, e relativi programmi, alla funzione di difensore civico della città. Ebbene, la riunione ha avuto in effetti luogo, in termini però decisamente diversi da quanto era stato previsto inizialmente.
L’elezione per nominare il garante a tutela del cittadino, prevista in un primo momento per il prossimo 13 dicembre, e fatta slittare di una settimana in quanto coincidente con la data delle primarie, probabilmente non si farà. Tutta colpa di un emendamento presentato nella Finanziaria del governo, che ha per oggetto proprio il difensore civico. Da un’idea di Calderoli, proposta nello scorso luglio in consiglio dei ministri, il testo considera la soppressione del difensore civico comunale, le cui mansioni saranno ricoperte dal difensore civico della Provincia di appartenenza, secondo la denominazione di “difensore civico territoriale”.
In questo senso, la conferenza ha assunto il profilo della discussione, all’interno della quale i tre candidati, Graziano Salvatici (difensore uscente), Rosalia Di Falco e Marco Monticelli Levorato (entrambi giovani avvocati) hanno espresso la propria opinione e il rammarico per la svalutazione di un ruolo di riferimento locale.
La scelta sull’attuazione o meno della votazione, già programmata per il 20 dicembre con seggi aperti dalle 8 alle 20, spetterà alla Commissione di Garanzia, che sarà chiamata a riunirsi al più presto. Sembra però chiaro l’orientamento verso una sospensione dell’elezione, almeno sino a gennaio, quando sarà ormai ufficiale la decisione del governo.
Dovesse trovare conferma l’emendamento, l’applicazione diventerà inevitabile, e rivedibile esclusivamente in probabili termini di dimensione del centro abitato, soluzione comunque lontana dal garantire con sicurezza la presenza del difensore civico a Piombino, primo centro in Italia a riconoscere, secondo statuto, e con elezione diretta, la figura del garante dei cittadini, attraverso il primo mandato affidato a Raffaello Simoncini, nel 1994.
Un provvedimento, quello considerato nella prossima Finanziaria, che lascia quantomeno interdetti, soprattutto riguardo alle difficoltà oggettive che avranno i cittadini nel risolvere problemi e dissensi con la pubblica amministrazione. Non consola il mantenimento del difensore civico di provincia, sia perché assente nel distretto livornese, sia per l’ambito stesso delle controversie, spesso noiose beghe (dispute su bollette, complicazioni con società telefoniche, ecc.) che non varranno il viaggio verso il capoluogo.
Autore: Francesca Lenzi
Fonte Il Tirreno del 2.12.2009
L’elezione per nominare il garante a tutela del cittadino, prevista in un primo momento per il prossimo 13 dicembre, e fatta slittare di una settimana in quanto coincidente con la data delle primarie, probabilmente non si farà. Tutta colpa di un emendamento presentato nella Finanziaria del governo, che ha per oggetto proprio il difensore civico. Da un’idea di Calderoli, proposta nello scorso luglio in consiglio dei ministri, il testo considera la soppressione del difensore civico comunale, le cui mansioni saranno ricoperte dal difensore civico della Provincia di appartenenza, secondo la denominazione di “difensore civico territoriale”.
In questo senso, la conferenza ha assunto il profilo della discussione, all’interno della quale i tre candidati, Graziano Salvatici (difensore uscente), Rosalia Di Falco e Marco Monticelli Levorato (entrambi giovani avvocati) hanno espresso la propria opinione e il rammarico per la svalutazione di un ruolo di riferimento locale.
La scelta sull’attuazione o meno della votazione, già programmata per il 20 dicembre con seggi aperti dalle 8 alle 20, spetterà alla Commissione di Garanzia, che sarà chiamata a riunirsi al più presto. Sembra però chiaro l’orientamento verso una sospensione dell’elezione, almeno sino a gennaio, quando sarà ormai ufficiale la decisione del governo.
Dovesse trovare conferma l’emendamento, l’applicazione diventerà inevitabile, e rivedibile esclusivamente in probabili termini di dimensione del centro abitato, soluzione comunque lontana dal garantire con sicurezza la presenza del difensore civico a Piombino, primo centro in Italia a riconoscere, secondo statuto, e con elezione diretta, la figura del garante dei cittadini, attraverso il primo mandato affidato a Raffaello Simoncini, nel 1994.
Un provvedimento, quello considerato nella prossima Finanziaria, che lascia quantomeno interdetti, soprattutto riguardo alle difficoltà oggettive che avranno i cittadini nel risolvere problemi e dissensi con la pubblica amministrazione. Non consola il mantenimento del difensore civico di provincia, sia perché assente nel distretto livornese, sia per l’ambito stesso delle controversie, spesso noiose beghe (dispute su bollette, complicazioni con società telefoniche, ecc.) che non varranno il viaggio verso il capoluogo.
Autore: Francesca Lenzi
Fonte Il Tirreno del 2.12.2009
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